[...] La scultura Lactaria evoca la vicenda dei neonati non riconosciuti o nati da genitori troppo poveri. Si narra che gli infanti venivano deposti nel foro olitorio sulla cosiddetta “columna lactaria”, dove potevano essere allattati da altre donne o lasciati morire in totale abbandono. Il tema dell’infanzia è in realtà un pretesto per stabilire nuove riflessioni sulla condizione umana in una società dove le cose si trasformano ma le necessità permangono, identiche nel tempo, simili nello spazio. Manciocco, attraverso simbologie percettive, riporta il pensiero su termini come “violenza”, “crudeltà”, “cattiveria”, “necessità”, “spietatezza”, senza però dare un giudizio morale, semmai narrando gli accadimenti oggettivi e le strategie che l’arte si concede per interpretare la storia. Una lezione per non fermarsi alla cronaca del quotidiano, per leggere la Storia come un organismo solido ma elastico. Lo spunto etico per capire che nessun valore è irremovibile e tutto si plasma di continuo, come un paesaggio multiorganico in cui le idee si contaminano e le strategie d’interpreta- zione si sovrappongono per una comune crescita. Gianluca Marziani

 

Lactaria (2014) Cera, alluminio | foto Tobia De Marco

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